giovedì 25 settembre 2014

Un caffè con...Barbara De Santi!



Barbara De Santi ha partecipato al programma televisivo “Uomini e Donne, condotto da Maria De Filippi e che va in onda nella fascia pomeridiana su Canale 5. Il programma prevede la partecipazione di uomini e donne, giustappunto, single, che hanno lo scopo di conoscersi tra loro al fine di cominciare una storia d’amore che abbia come finale auspicabile il più bello di tutte le favole, ossia: “ e vissero felici e contenti…”. Ogni puntata è caratterizzata dalla narrazione dell’evolversi delle storie e dei percorsi di conoscenza tra i concorrenti che si scelgono magari dopo aver fatto piacevolmente un ballo assieme durante la puntata. La coppia che si forma o che si sta formando non è scevra di polemiche, critiche, segnalazioni da parte del pubblico da casa e di opinioni talvolta pungenti da parte dei concorrenti stessi che mettono in discussione la bontà della storia nascente o delle intenzioni di uno dei due protagonisti o anche talvolta di entrambi. Molte storie si sono coronate con un lieto fine, altre sono in via di definizione, altre ancora sono cominciate e terminate.  Ciò che colpisce è proprio il fatto che alcuni concorrenti, scremati quelli che vi partecipano per puro narcisismo o per motivi che esulano dallo scopo del programma stesso, è proprio il coinvolgimento totale e l’esposizione mediatica delle emozioni di cui i concorrenti sono fautori e che l’elemento “telecamere” o “televisione” diviene a lungo andare solo un accessorio, passando paradossalmente in secondo piano rispetto alla realtà vissuta e raccontata. Barbara De Santi ha appassionato il pubblico di “Uomini e donne” proprio per la veridicità delle sue storie, per la generosità con cui non ha risparmiato le proprie emozioni, lacrime, rabbia, gioia, entusiasmo, tristezza, dolore in cui si è reso ben visibile il fenomeno per cui la televisione non risulta che un mezzo che può creare dei ponti invisibili di scambi empatici tra chi ne usufruisce e chi la fa; Barbara ne incarna proprio un esempio palese a tal punto da essere stata così disponibile e gentile da aver accettato di “prendere un caffè” con Walt e Socrate al di qua dello schermo…

      1) Cosa spinge una donna come lei, indipendente, affascinante e intellettualmente brillante a partecipare ad un programma televisivo?
B: "Intellettualmente brillante è uno dei complimenti più graditi che io abbia mai ricevuto nella mia vita perché penso che la bella che non balla non serva a nulla, balla chi ha ha una mente, appunto, brillante, briosa, viva. Detto ciò, rispondo alla domanda. Il mio desiderio di partecipare ad un programma televisivo nasce innanzitutto da una voglia di riscatto nei confronti di una vita passata ai margini, una vita in cui mi sono sentita meno bella, meno capace, meno considerata degli altri. Penso siano lacune e piccoli complessi derivanti, probabilmente, dal tipo di educazione avuta in famiglia. Quindi, ora, avere la possibilità di essere al centro dell'attenzione, mi fa sentire finalmente qualcuno agli occhi di chi mi ha fatto sempre sentire nessuno, come dire: hai visto che nonostante tutto, io ci sono, sono amata da una buona fetta di pubblico, sono al centro e non più ai margini? Scegliendo, poi, come programma televisivo, "Uomini e Donne", altra motivazione importante è trovare la tanto ricercata anima gemella: in effetti per me è davvero un'impresa quasi impossibile, e continuo a confidare in questa trasmissione per trovare un amore che mi stia vicino per sempre." 

2) Cara Barbara, l’immagine che lei ha descritto di se stessa, spesso dipinta dalle sue stesse parole durante la trasmissione, è stata quella di donna fragile, spesso bisognosa di conferme e rassicurazioni. Eppure, ha saputo sempre affrontare con grande grinta, talvolta facendo prevalere l’aspetto razionale, altre volte quello emozionale, le critiche, gli attacchi, le aggressioni verbali, le insinuazioni…Ecco, quali sono stati i pensieri da cui ha tratto forza per controbattere e trovare sempre le parole per fronteggiare chi in quel momento la accusava consapevole di essere davanti a delle telecamere?
B: "Nel corso di questi tre anni ho pensato spesso di mollare, di alzare le mani al cielo ed arrendermi. Ma il calore delle persone che mi trasmettevano e continuano a trasmettermi on line, per strada, al supermercato e in ogni posto in cui io vado, mi ha dato la forza di andare avanti. Finalmente ho trovato una forma di amore, quello delle persone che mi seguono, che mi appaga, mi fa sentire importante, mi fa sentire bella e io ho bisogno di queste conferme. Altro mio punto di forza è la ricerca e difesa continua della verità, della lealtà, della sincerità: io con questi elementi in tasca posso camminare orgogliosa  a testa alta, posso guardare la lucina della telecamera e essere fiera di quel che sono perché faccio e vivo nella stessa identica maniera fuori e dentro la trasmissione. Io non sono fuori programma "persona" e dentro il programma "personaggio", io sono sempre Barbara, persona vera fino a stare male. "
3) Barbara, una volta conclusasi la puntata, rivedendosi in televisione, quindi passando dal ruolo di “attore” a “spettatore”,  ha rilevato  qualche discrepanza o anche una semplice differenza tra l’immagine che lei ha di se stessa e quella che viene filtrata attraverso l’obbiettivo della telecamera?
B: "Certo, vedo un'enorme differenza. Chi è quella persona dello schermo sempre arrabbiata, sempre sulla difensiva, petulante e talvolta antipatica? No di certo Barbara che sta a casa, puntigliosa sì, ma divertente, ironica, autoironica, solare e mooolto simpatica."
4)La trasparenza con cui ha comunicato le sue emozioni ed il vissuto dei momenti condivisi nel programma ha fatto ben trapelare l’onestà intellettuale con cui esprime giudizi verso se stessa e verso gli altri, in poche parole è una persona che non sa dire bugie né a se stessa né agli altri. Il sano realismo che la contraddistingue sembrerebbe aver vinto le barriere televisive a tal punto da vestirsi di coraggio, perché ci vuole molto coraggio a diventare un personaggio pubblico mantenendo nel tempo la propria identità. Cosa è sostanzialmente cambiato nella sua vita durante e dopo la partecipazione a questo programma?

B: "Non avevo ancora letto questa domanda e vedo che inizia con una sorta di descrizione della mia persona, di delineazione delle principali e inequivocabili caratteristiche che mi appartengono, caratteristiche che, guarda caso, avevo già enunciato nelle risposte precedenti.

Fondamentalmente, nel concreto, nella vita lavorativa e non, quotidiana, non è cambiato assolutamente nulla. Ma importante è il cambiamento nel mio mondo interiore, la mia autostima, per esempio, che prima era veramente al livello di minimo sindacale, ora è invece maggiore, mi sento più sicura e mi sento, sarò ripetitiva, considerata, voluta, desiderata. "


5) Il fatto che altri ( ammiratori, compagni dell’avventura televisiva, fans) riconoscano in lei delle qualità o semplicemente esprimano simpatia verso il suo percorso televisivo, può, secondo lei, accrescere l’autostima operando significativi cambiamenti al proprio modo di essere? 

B: "Di nuovo ho anticipato contenuti della domanda successiva. Ho già detto che la mia autostima è cresciuta, sono più convinta di piacere e di essere desiderata, dai bimbi agli adulti senza distinzione di sesso. Nonostante ciò io rimango sempre una persona che "vola basso", che non si monta la testa, che sa che nella vita deve sempre impegnarsi per guadagnarsi la stima, l'amicizia, la simpatia altrui e per avere successo nelle piccole e grandi cose della vita. "


Ringrazio moltissimo Barbara De Santi per aver voluto prendere un caffè con Socrate ed uno con Walt, innanzitutto per la disponibilità, per la gentilezza e per l’accuratezza con cui ha risposto alle domande, e poi per aver fatto luce su aspetti e dinamiche psicologiche ed emotive che molto spesso vengono offuscate dai riflettori televisivi, e che invece rivelano una umanità profonda e tangibile, una umanità che risplende di tutte le sfaccettature di cui è composta e della quale  la televisione non è che diffusore, un faro che non si teme quando ciò che riflette è l’autenticità, seppure nelle proprie insicurezze e mille contraddizioni! Barbara De Santi, inoltre, ha fatto luce su un altro aspetto della televisione conferendole  un valore aggiunto  sfruttandola come momento di maturazione personale e crescita anche interiore, nella consapevolezza di trovarsi davanti un mezzo appunto da usare e non dal quale essere usati, perché come diceva il filosofo Kant “l’uomo è sempre fine e mai mezzo”. Grazie ancora Barbara con l’augurio che possa continuare il tuo cammino con la stessa veridicità e consapevolezza di oggi!





4 commenti:

  1. Grazie mille per esserti unita al mio blog! Ho ricambiato subito! :D

    Conosco questo personaggio televisivo ma non apprezzo moltissimo il programma e la sua filosofia!
    Un saluto!

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    1. Grazie per il commento! Io non so quale sia in reatà la filosofia del programma, però apprezzo tutto ciò che può essere un momento di incontro e soprattutto confronto. Lo stile sta a chi partecipa dettarlo!

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  2. Odio veramente tutta la tv spazzatura che ci viene proposta dai canali statali e privati, siamo noi a scegliere successivamente dopo averli visti quale strada percorrere. Purtroppo in anni di tv l'unica cosa che conta è apparire ed essere protagonisti in un contesto sociale. Si è persa l'essenza vera dell'amore e del romanticismo, la tv purtroppo per come la vedo, ha contribuito a tutto questo. Cosa ci fa in tv? Per i soldi penso.

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    1. Grazie innanzitutto per aver lasciato un commento. Credo che è giusto che siano gli utenti a selezionare cosa ci viene proposto in televisione, anche se , con questa intervista, mi premeva sottolineare che non sempre si deve fare di tutta un'erba un fascio ed anche che quello che apparentemente può sembrare una cosa negativa, se vissuta dandovene un senso, può trasformarsi in un momento di crescita.

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