mercoledì 1 ottobre 2014

Che tempo che fa...


Qualcuno ha detto: "L'angoscia del tempo che passa ci fa parlare del tempo che fa." Avete presente quelle telefonate in cui alla fine ci si sta per congedare ed invece di salutarsi uno dei due interlocutori prosegue come se stesse per dire una cosa importantissima: "Ah, dimenticavo, non ti ho chiesto che tempo fa lì da te"? Ecco, mi sono chiesta come mai il tempo, o meglio, le condizioni atmosferiche, siano quei luoghi comuni in cui sembra quasi d'obbligo argomentare come se si stesse svelando qualcosa che assolutamente non deve passare inosservata. In un primo momento ho creduto che l'argomento "meteo" fosse uno di quegli argomenti "cuscinetto" che tamponano i momenti di imbarazzo in cui la conversazione ha esaurito i contenuti e ci si butta su un qualcosa di assolutamente generico. Poi però ho osservato che spesso l'argomento "tempo" è un modo per rompere il ghiaccio tra sconosciuti, magari mentre si sta facendo la fila al supermercato o si sta attendendo il bus. Un argomento di cui e su cui tutti possono parlare. Qualcosa che ci accomuna inequivocabilmente e che in qualche modo ci mette tutti su di uno stesso piano. Poi però ho osservato che le condizioni atmosferiche sono anche materia di discussione tra persone che già si conoscono e che in teoria non dovrebbero cercare argomenti per "rompere il ghiaccio", così ho pensato che l'argomento fosse un momento di riempimento quando è finito l'ascolto, quando è davvero finito quello scambio in cui ci si confronta e ci si mette in discussione, un modo per riempire dei silenzi che altrimenti risulterebbero insopportabili. Alzare lo sguardo al cielo è peculiare, sia in senso concreto che metaforico, dell'essere umano che solo sotto lo stesso cielo si sente meno solo e in sintonia con gli altri esseri umani. Quello che la politica divide, che la società separa, che le idee allontanano, il tempo unisce. Unisce perchè "siamo tutti sotto lo stesso cielo" e forse parlare del tempo ci fa sentire meno soli ed insieme ad altri luoghi comuni come "mal comune mezzo gaudio" rientra in quegli argomenti retorici che ci fanno sentire " a casa", che ci fanno sentire "protetti", quegli stati mentali che vengono creati nell'argomentare la pioggia, la neve il freddo ed il caldo che costruiscono una patina di eternità davanti ad un altro tipo di  tempo, il tempo che passa,invece, sempre inesorabile, capace, insieme alle rughe, di tracciare linee con punti di non ritorno."L'angoscia del tempo che passa ci fa parlare del tempo che fa."

1 commento:

  1. Inutile dire che spesso mi sono chiesta la stessa cosa, qui a Catania, ad esempio, per fare amicizia con persone di ogni età basta accennare all'umidità e già la discussione è assicurata per una buona decina di minuti.
    Non lo so, il tempo atmosferico è qualcosa che comunque condiziona il nostro umore e le nostre giornate, è qualcosa di cui ci preoccupiamo sempre anche per le mansioni più semplici, anche solo perché ci permette di 'stare a casa' quando è veramente troppo funesto.
    Io lo trovo affascinante e credo di sì, penso sia un argomento che accomuna tutti e di cui tutti possono parlare o lamentarsi con la più totale libertà.

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