mercoledì 15 ottobre 2014

I colori come via d'accesso alla conoscenza gnostica.

 "La scuola specchio della società corretta con la matita rossa e blu"...
A partire dagli anni sessanta in Italia fu introdotto l'uso della matita rossa e blu...
Poichè dal 1860 in poi, per lungo tempo le politiche relative all'istruzione, con Adriano Lemmi, Crispi, Coppino, hanno subìto l'influenza dell'ideologia massonica, essendo i ministri ed i politici dell'epoca appartenenti alla Libera Muratoria non è un caso che anche le riforme, gli incipit, le innovazioni pedagogiche sono state introdotte nella scuola plasmate dai princìpi massonici carichi di simbolismi che rimandano ai significati gnostici di perfezionamento, fratellanza, uguaglianza ecc.ecc..
Già in tempi ancor più antichi il noto fratello massone Comenio e ancor maggiormente Giordano Bruno affermavano che la conoscenza delle cose viene veicolata in molti casi dalle immagini. Ancor più si fissa nella mente attraverso la contemplazione di esse, delle loro forme e dei loro colori. I colori, secondo Comenio stimolano le attività cerebrali investendo nel processo di apprendimento la totalità della persona. Anche la psicologia si avvale dei colori per raggiungere i meandri più nascosti della mente, si pensi alla cromoterapia per esempio,  all'associazione ippocratica dei colori agli organi  del corpo umano ed al temperamento delle personalità, ripresa ed approfondita dallo stesso Jung nel tracciato dei tipi psicologici.
Bisogna dire che i colori nella Libera Muratoria non sono solo simbolo che rimanda ad un più arcano significato, bensì hanno valenza pedagogica: hanno la capacità di intervenire sulla psiche umana a prescindere dai metodi classici di indottrinamento, influenzando le attività psichiche anche laddove l'essere umano non ne sia perfettamente consapevole e cosciente. Il rosso è il simbolo del sangue, della lotta, del sacrificio, dell'errore che va corretto, dell'errore che va eliminato, di quella morte necessaria dell'uomo profano che cede il posto all'uomo eletto, al prescelto, allo gnostico. Il blu è invece il colore che appartiene a ogni massone, dall'ultimo grado al supremo, il colore della perfezione, del possesso della conoscenza, della correzione e della via che conduce alla perfezione e quindi a quella umanità realizzata che diventa divino nell'umano.
La matita rossa e blu non è altro che uno strumento introdotto nella scuola per segnalare gli errori che si possono correggere da quelli che vanno eliminati in assoluto, indica la via attraverso il simbolismo per l'acquisizione di quelle regole necessarie ad elevare l'uomo dalla propria caduca e miserrima condizione ad una più alta, resa tale dal possesso della conoscenza. Una conoscenza che però non avviene attraverso un processo comune a tutti, accessibile a tutti, una conoscenza che è tale solo per chi è in grado di recepire determinate informazioni che esulano dal classico indottrinamento e dalla classica trasmissione di informazioni che avviene nella scuola. Una conoscenza che esula dall'esperienza con l'oggetto da conoscere ma che la scavalca cercando di accedervi con altri mezzi e altre vie. Una conoscenza elitaria e selettiva che di uguaglianza tra tutti gli uomini ha ben poco direi se non tra "fratelli" figli di un Grande Architetto dell'Universo...figli di se stessi aggiungerei...

Nota : per un'approfondimento sul tema della conoscenza gnostica rimando al link sul sito ufficiale della Libera Muratoria.

2 commenti:

  1. Ciao,
    ho insegnato per circa 40 anni nella scuola dell'infanzia e tutto ciò che tratta di educazione mi attrae, anche dopo la felice condizione di pensionata. Mi iscrivo con piacere tra i lettori del tuo interessante blog e ti invito a visitare il mio Schiaccianoci:-)
    Fata Confetto

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    1. Ti ringrazio molto! Sono già passata dal tuo blog che trovo davvero interessantissimo, ricco di spunti di riflessione! Buon proseguimento!

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