venerdì 13 marzo 2015

Ci sono cose che non hanno prezzo.

Ci sono cose che non hanno prezzo.
Ci sono cose che non hanno prezzo per la scia di ricordi che lasciano.
Per le emozioni che suscitano, per i sorrisi che ispirano, per il sapore ed i profumi che risvegliano.
Così passeggiando insieme ai due polpettini, in un negozio di giocattoli, ammassati a mucchio, quasi nascosti, mi sono saltati agli occhi dei Paperini in gomma, flessibili, morbidosi.

Ho chiesto il prezzo, davvero irrisorio, ma forse lo avrei acquistato quel Paperino che mi guardava con gli occhi languidi anche se fosse stato un pò più costoso.

Ci sono giocattoli che portano con sè un'aura di positività, quella sensazione di tornare piccoli e vedere che tutto il mondo ruotava attorno a quel gioco che si aveva tra le mani...e tutto il mondo era lì mentre proprio tutto il mondo rimaneva fuori.

Fuori da quell'immaginario, da quelle storie, da quelle fantasie in cui i giocattoli assorbivano tutti i nostri pensieri, le nostre emozioni, i nostri capricci, ed ai quali si associava inconsciamente un ricordo.
Il sapore di un tempo senza tempo.

E rifletto e penso a quanto sia importante "il giocattolo" per i bambini. Non è solo uno strumento per passare il tempo o per imparare a fare qualcosa ma è un catalizzatore di un universo fatto di sogni, di pensieri, di entusiasmo di felicità...quelle sensazioni che quando sarai adulto torneranno e accenderanno lo sguardo in un normale pomeriggio oberato di impegni, di capricci dei bimbi, di cose da fare di corsa ma che ti permetteranno di fare le stesse cose che stavi facendo con un'energia diversa assaporando per un attimo quella felicità pura e sconfinata di una bambina con in mano un giocattolo...

Quel che abbiamo tra le mani da bambini, rimane da grandi nel cuore...

3 commenti:

  1. Questo è davvero un post interessante, dal mio punto di vista, perché io non ho dei ricordi legati ai giocattoli. Da bambina non 'usavo' i giocattoli (sebbene ne avessi) che, quindi, non sono mai stati i catalizzatori delle mie fantasie. Ecco, io sognavo, immaginavo, fantasticavo senza ricorrere ai giocattoli, semplicemente lasciando briglia sciolta alla mia mente.

    Non mi piaceva neanche giocare, in generale, a dire il vero e mio fratello soffrì terribilmente per questo, perché non ero la sua compagna di avventure.

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    1. E' scientificamente provato che chi ha avuto una fervida fantasia da piccolo a tal punto da sostituire l'immaginazione a cose materiali da grandi avrà più facilità di sopportazione dei momenti legati alla solitudine ed alla noia. Pensa che è un bene lasciare che i bambini non si avvalgano di troppo giochi materiali proprio per riuscire, facendo fronte alla noia, a sviluppare e trovare risorse in sè tali da mitigare il bisogno continuo di stimoli esterni per il raggiungimento del proprio benessere!
      Sei un fenomeno allora! :-P

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    2. manca qualche virgola e qualche vocale è saltata ....pardòn!

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