mercoledì 11 marzo 2015

Le massime filosofiche nel quotidiano.

Quando i miei allievi mi chiedevano : "A cosa serve la filosofia?" con intenzioni tendenziose volte a svilirne l'utilità nella vita pratica, ho sempre risposto che la filosofia è il modo con cui vediamo le cose e ci approcciamo ad esse. Il pensiero dei filosofi, le loro altisonanti teorie e i paroloni al limite del comprensibile, come d'incanto, possono ritornarci alla mente anche nella semplice vita quotidiana  e nelle attività più semplici che contribuiscono a dare elasticità al nostro cervello...
Così nelle lunghe notti a vegliare i miei bimbi febbricitanti molte sono state le attività che si sono susseguite per tenermi sveglia...una tra tutte riordinare la loro cameretta...il tutto al buio per non svegliarli...e tra un mattoncino lego che si infilzava nel piede e una ruota di una macchinina che se non avessi visto in tempo mi avrebbe condotta direttamente in una macchina più grande con sirena ,chiamata ambulanza, ecco che mi sovviene una massima:

« Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. »
(Antoine-Laurent Lavoisier)
proprio nel momento topico in cui il sacchetto della spazzatura mi sembrava essere l'unica soluzione al disordine imperante.

E così con un pò di fantasia e con i lego che i bimbi non usano più se non come lancia-fiamme vicendevolmente lanciati ho creato degli orecchini e questo è il risultato. 

Un pò di Attack qualche gancio di orecchino dismesso e come diceva Walt: se puoi sognarlo puoi farlo e così anche i miei incubi più profondi relativi al caos della stanzetta dei miei bimbi hanno acquistato un senso ...come dire!?...."filosofico"!!!...

2 commenti:

  1. Esperienza personale: alle superiori credo — sinceramente — che la filosofia non abbia mai fatto clic nel mio cervello. In parte a causa di come ero fatta io, ma in parte anche a causa di come la insegnava il mio professore, temo.

    Per affrontarla con una certa consapevolezza ho dovuto aspettare l'università, ho capito allora che è il modo in cui vediamo le cose e ci approcciamo a esse. Molto in ritardo... credo davvero — ripeto — che una parte della colpa fosse anche del mio insegnate.

    A proposito, i visitors dal Regno Unito in cui non è specificata la città credo di essere sempre io... Vivo in un luogo talmente fuori mano della Cumbria che, evidentemente, non viene preso in considerazione.

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    1. ahahahaha...oramai è diventato un appuntamento "quotidiano" il nostro, e non ti nego che quasi "aspetto" il tuo commento...mi piace molto come ti approcci alle cose, come esprimi il tuo punto di vista! Credo che la filosofia, a meno che non si abbia una predisposizione naturale a complicarsi la vita, non sia facile da insegnare e soprattutto da far amare. Molti allievi reputano noioso parlare di certi temi che sembrano così lontani dal loro mondo e dal loro quotidiano...la filosofia è l'unica materia che viviamo e impariamo senza accorgecene! Grazie del commento from UK! :-)

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