
Sabato pomeriggio, mentre bevo il caffè, o meglio, tra un figlio che mi chiede l'acqua, l'altro che tenta di strapparmi la tazzina rischiando di crearne con il caffè un'opera futuristica contro il muro del bar, ed il marito che mi chiede dove ha messo (lui) il suo portafogli assegnandomi il ruolo di sfinge, riesco a volgere lo sguardo fuori ....e quello che vedo mi sembra quasi il set di una pubblicità, studiato, preparato ed ordinato a tavolino tanto che per me ha dell'assurda contemporaneità: tra donne, piacevoli, sole davanti alla loro ordinazione, sedute, immobili, immobili nello sguardo e nella postura, solo il dito sul loro smarthphone si muove, non un'espressione, non un sorriso, un accenno ad alzare la testa per vedere se accade qualcosa intorno a loro, se c'è qualcosa intorno a loro. Riesco a malapena a catturare quel momento, senza nemmeno troppa fretta, non c'è pericolo che la scena cambi di un benchè minimo particolare nel tempo che impiego a recuperare il mio cellulare sepolto nella mia borsa senza fondo, e così, immobile come la vedo, la immortalo...ho provato un senso di solitudine e tristezza...abbiamo a portata di mano, anzi di dito, il mondo intero, eppure non ci accorgiamo che abbiamo già perso il mondo intorno a noi...
purtroppo mia cara, il migliore amico dell'uomo? Lo smartphone.
RispondiEliminaquesta foto è fantastica
RispondiEliminaGrazie Francesco!
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