sabato 29 giugno 2019

Ci vediamo a casa

Quando ho finito di leggere il libro mi sono letteralmente disperata...sì perchè più che un libro, per me, ha rappresentato un diario da sfogliare ogni sera prima di andare a dormire, un compagno di viaggio che mi ha fatto sorridere, ridere, scompsciare dalle risate, piangere, commuovere, riflettere, pregare, rendere grazie per la famiglia che ho...
Perchè è di famiglia che si parla nel libro, di una famiglia che nella sua ordinarietà è straordinaria...
Gigi, Anna Chiara e i loro 4 figli ( oggi 5) non possono che farsi amare nella narrazione della loro storia, e sembra conoscerli da sempre perchè in fondo ciò che narrano è la bellezza della famiglia...e la bellezza , nella famiglia, regna ovunque...se solo lo si vuole...se la si vuole vedere...
Le mille difficoltà quotidiane, le paure notturne, le incombenze e le piccolezze che in una casa diventano immense, come l'odore della pastina in brodo che manco un profumatore dell'ikea arriva a tanto...i litigi, le differenze caratteriali, i silenzi e gli incontri/scontri nel corridoio di casa, ti fanno calare in un'avventura più unica che rara, seppure così comune a tante famiglie che ogni giorno combattono in prima linea per l'unione, per la felicità di ogni componente e per l'armonia di tutto il gruppo...

Titolo: Ci vediamo a casa
            la famiglia e altri meravigliosi disastri
Autori: Gigi De Palo - Anna Chiara Gambini
Editore : Sperling & Kupfer

A scuola con ...Potolina: il collega kgb

Dovete sapere che Potolina, oltre a essere mamma e casalinga precaria, qualche volta in modo continuativo, ma sempre precariamente, lavora nella scuola pubblica...
Quest'anno è capitata in una scuola di filosofi, artistoidi, con vari hobby, lettura, scrittura, pittura, canne, alcol e la pratica dello sport più ambita è quella della maleducazione...sì, avete letto bene, non meditazione, che fa pure rima ma non c'entra ( quella è per chi un cervello lo possiede, ma non è questo il caso...)

Ebbene, un giorno, in cui tutti scioperavano, io e il mio collega che eravamo a scuola ci incontriamo nei corridoi...con fare sospetto, guardandosi intorno, quasi fosse una spia del kgb, mi fa: andiamoci a prendere un caffè....
sarà che io l'ho preso dec, sarà che già cominciava a far caldo per cui qualche neurone poteva impazzire legittimamente, nonostante si sa, gli uomini di neurone ne hanno uno per cui si scontrava contro l'eco da lui stesso prodotto, ecco che non appena entra un altro vetusto collega che pure lui a chiedergli come si chiama consulta google come motore di ricerca allo stesso tempo in cui gli archeologi trovano reperti storici, il collega mi gira letteralmente le spalle in faccia, sì spalle, con la s, le altre, quelle senza s sono in lista a "chi l'ha visto?"

Ebbene, Potolina, basita, sconcertata, ingurgita il caffè dec e poi ad altissima voce fa: Ciao collega !

e lui quasi non si gira...

allora, io dico, ma sto tizio, che si crede Dario Fo per aver pubblicato sì e no due libri in tutta la sua carriera... a consultare nella sua immensa libreria un manuale di buona educazione gli farà male, glielo avrà vietato il medico o è semplicemente uno str@nzo cronico psicopatico de merd@?
un certo Quelo risponderebbe: la seconda che hai detto!

to be continued...

giovedì 27 giugno 2019

Autismo, perchè non mi fai più paura...La vertigine non è paura di cadere. ma voglia di volare...

Al solo pronunciare questa parola, prima di conoscere te tremavo...ma oggi per me l'autismo ha un nome, si chiama Dodo, ed ha il tuo nome...
Dodo ha sedici anni
Dodo ama ripetere le parolacce del suo cantautore preferito
Dodo arriva, e tutti sorridono, perchè Dodo è un fumetto...di quelli belli
Dodo scrive nelle pagine dei compiti delle vacanze che Potolina ( io ) che sono stata seduta accanto a lui in classe per tutto quest'anno scolastico, sono la sua migliore amica...e Potolina si scioglie completamente nello zucchero filato!
Risultati immagini per bilico cordaDodo ha infinite passioni ... ti guarda negli occhi...capisce se sei triste, se è una giornata no, se c'è qualcosa che non va
Dodo è sensibile
Dodo è un gran ruffiano...ti chiede continuamente " sto facendo bene?" e se anche ha fatto qualche marachella è difficile dirgli "no, Dodo, così non va bene" perchè il sorriso che ti strappa Dodo è ineguagliabile.

Dodo non vive nel suo mondo ma cerca di entrare nel tuo in modo del tutto speciale.
E' diretto, non ha filtri, se una cosa non gli piace non usa tanti convenevoli e se c'è da dire "che schifo" dice proprio "che schifo!"

Dodo non ti risponde subito alla domanda che gli fai, passano giorni, settimane e si ricorda esattamente i dialoghi fatti tempo addietro...a Dodo non piacciono le ripetizioni, se sapesse che lo sto chiamando DoDo con la ripetizione di 2 Do mi rimproverebbe di certo!

Come quando gli chiesi se voleva il lecca-lecca : "Biiiip, sbagliato Potolina! Si dice Lecca! dire due volte la stessa cosa non va bene, riprovaci"

Stare con Dodo è continuamente un dire " sì questo si fa, questo non si fa, riprovaci", incitarlo, orientarlo, reindirizzarlo...ma Dodo va bene proprio perchè è così...di una limpidezza disarmante, di una semplicità che suona strana in questo nostro mondo così complicato.

Dodo è magico...da quando Dodo è entrato nella mia vita, il tempo è rallentato, le sfumature sono diventate di un colore intenso, vivo, inconfondibile...il mio modo di pensare e rapportarmi agli altri più semplice e diretto...i convenevoli non fanno per noi, vero DoDo?

Cos'è l'autismo? L'autismo è fatica, sudore, spesso avvilimento, mettersi in gioco di continuo, provare, sbagliare, riprovare, cambiare rotta in ogni istante, ma c'è una cosa che l'autismo compie: un'azione come da lente di ingrandimento, ti fa vedere le cose belle ancora più belle, e le paure, i fantasmi, i rumori, il fastidio come il nemico da combattere e fino a quando c'è da lottare c'è vita, è una sfida continua, quotidiana...una vittoria perenne, un momento per festeggiare ogni cosa...

quanto adolescenti privi di obiettivi si lasciano ciondolare su un letto con l'illusione dannosa che tutto è dovuto, che tutto si ha e tutto annoia...

Dodo tiene tutto e tutti sulla corda, in bilico, sempre, ma "la vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare...." ed io, Dodo, mi fido di TE! 

Toy Story 4

"Sono solo spazzatura". E' così che,  come un mantra , ripete incessantemente Forky, il nuovo personaggio creato da una forchetta "usa e getta" e con qualche adesivo raffazzonato qua e là all'asilo da Bonnie, la bimba che ha ricevuto in eredità da Andy i giocattoli più popolari al mondo. Solo Woody, con la sua generosità, e la sua lealtà, determinazione e capacità di coinvolgere gli altri personaggi
amici , saranno in grado di far accettare al nuovo personaggio la sua nuova funzione: quella di giocattolo.
Ma i giocattoli, si sa, non sono solo giocattoli...hanno il potere di far sentire i bimbi a casa, di far compagnia, di aprire mondi di fantasia che fanno spaziare verso l'infinito ....e oltre!
Un film, Toy Story 4, che fa riflettere, commuove, intenerisce.
L'amicizia come accoglienza, l'accettazione della diversità, gli inevitabili distacchi della vita per seguire la propria vocazione, i legami fatti di affetto e non di catene, la lealtà, l'incoraggiamento degli amici a superare i propri limiti, il soccombre volontariamente alla volotà di un altro per il conseguimento di un bene superiore, anche a proprio scapito...E poi il distacco, come inesorabile caratteristica della vita di ognuno...sì perchè stavolta Woody e Buzz si separeranno per sempre...e l'amicizia cede il passo all'amore...insomma un film ricco di spunti di riflessione che non segue i temi delle mode del momento che si ispira, piuttosto, a valori universali, che ti fanno uscire dal cinema con i lacrimoni agli occhi e la gioia nel cuore, con quella leggerezza che non è mero
svago ma profonda allegria!