giovedì 12 marzo 2015

L'altra faccia della depressione.


La depressione è una malattia della quale ancora sembra esserci un pò di pudore nel parlarne. Molto spesso i tentativi che coloro che circondano il "depresso" mettono in atto sono tentativi dettati dall'istinto, dall'affetto, dalla speranza di riuscire a sbloccare una situazione con un regalo, una parola, con l'ascolto. La depressione è una vera e propria malattia ed è portatrice di tristezza. 
Un giorno un mio maestro mi disse che tre sono le cose contagiose: l'entusiasmo, il sorriso e la tristezza. E la tristezza rientra proprio in quegli stati maggiormente veicolati da questa malattia, alla quale, curandosi con appositi mezzi e strumenti, tecniche e medicine, laddove venga previsto,  è necessario mettere un perimetro ed arginare per non esserne travolti nel tentativo stesso d'aiuto. E' pur vero che però la depressione nel suo decorso miete molte vittime, non solo il diretto interessato. 
E così una sera immaginai di scrivere proprio ai "prossimi" dei malati di depressione. A coloro che cercano di prendersene cura. Perchè la depressione ha un potere distruttivo che va arginato attraverso la consapevolezza che non sempre il "depresso" è l'unica vittima di questa terribile malattia e che bisogna ben guardarsi da assumere atteggiamenti negativi, perchè la malattia insorge e si cementa proprio nel terreno che non lascia spazio agli altri, nel terreno dei pensieri rivolti costantemente verso se stessi, nella mancanza di speranza, nelle continue lamentele, nel focalizzare l'attenzione sempre sul brutto...la depressione è una malattia che se alimentata può insorgere da piccoli gesti quotidiani compiuti automaticamente che hanno il potere di trasformarci in un peso anche per noi stessi. 


A Te, che tante volte hai tentato di cambiare le cose,
che hai provato a far sorridere,
che hai provato a far distrarre,
che hai provato con gli abbracci, le carezze, l'ascolto.
A te che hai tentato ogni strada che era nelle tue possibilità,
che sei diventato pagliaccio e dottore allo stesso momento,
che hai prestato la tua forza,
che hai violentato il tuo carattere,
a te che hai pregato.
A te che hai studiato ogni possibile soluzione, che hai chiesto, 
che ti sei informato.
A te che hai chiesto aiuto.
A te che sei bersaglio.
A te che ami e che hai amato.
A te che ti sei rassegnato, che hai pianto, che hai urlato.
A te che ti sei arrabbiato davanti all'evidenza.
A te, che ti sei raccontato un mucchio di bugie.
A te che hai creduto di impazzire.
A te che non ti sei sentito mai abbastanza.
A te, chiunque tu sia, figlio, madre, padre,moglie, marito, sorella o fratello del 
depresso
a te va il mio pensiero.
E ricordati di non soffocare il tuo cuore...ricordati che il sorriso è la linfa vitale per te e per "lui", per "loro".
Come te
anche io penso che a qualcosa, un giorno, tutto questo servirà...
un giorno ne capiremo il senso..intanto sorridi.
A te dedico la poesia di Alda Merini...perchè dietro un depresso c'è un mondo, che non è solo il suo...

Il depresso - Alda Merini
Il depresso è un’anima instabile, luttuosa, morta.
Non ci vuole molto ad essere depressi.
Basta un po’ di luna storta, un vento che non è gradevole,
una donna non sincera, qualche colpo di sfortuna.
Il depresso è cavilloso, anomalo, iettatore.
Fa finta di cantare ma in effetti si lamenta.
Il depresso puo’ avere anche un amico,
un poveraccio incolpevole, che si da’ un gran da fare
per vederlo sorridere.
Ma il depresso no, non ride, e l’amico volenteroso
Finisce per morire sconfitto.
Il depresso è come un vigile urbano
Sempre fermo sulla sua catastrofe.
Si comincia da bimbi ad essere depressi
Da grandi si diventa perfidi.
Il depresso non se ne accorge
E intorno a lui muoiono persone
Che tentano di salvarlo e finalmente
Dopo aver distrutto un intero mondo di eroi
Il depresso rimane felice: è finalmente libero.
Il depresso ti annienta, ti uccide,
ma finalmente ride.


2 commenti:

  1. Un post difficile. Tanto. Utile o forse no, necessario. Le tue parole mi hanno toccato profondamente perché, oltre che vere, hanno una connotazione profonda e salvifica. Posso dire complimenti?
    Bellissima riflessione e stupenda la poesia che dedichi della Merini.
    Un gran post!
    Un abbraccio ♡

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    1. ti ringrazio moltissimo...un abbraccio forte anche a te!

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